IL CAFFE'
Il suo profumo ci accoglie al risveglio ogni mattina, suggella il quotidiano incontro con il cibo, celebra i più saldi rapporti di amicizia e nuovi incontri.
Amabilissima “droga”, irrinunciabile ad ogni latitudine, il “qahwa” (nome originario del caffè, che significa stimolante, eccitante) è in realtà la bevanda più diffusa al mondo per gli effetti, la vivacità, l’attenzione intellettuale che sembra in grado di stimolare.
Tale bevanda è ottenuta dai semi di un frutto (una drupa) simili ad una ciliegia.
La pianta del caffè è un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle Rubiacee genere Coffea. Le due varietà principali sono:
- Coffea Arabica: più pregiata. E’ la varietà più delicata che pretende cura nella coltivazione, ama vegetare in particolari condizioni atmosferiche e cresce ad un’altitudine compresa tra i 900 e i 2.000 m. s.l.m. E’ la qualità più diffusa, più aromatica che contiene una percentuale di caffeina tra lo 0,8% e l’1,5%, una percentuale di oli del 18% e di zuccheri dell’8% circa.
- Coffea Robusta: più produttiva. E’ la varietà più resistente alle malattie, regge condizioni climatiche complesse e cresce ad un’altitudine compresa tra i 200 e gli 800 m. s.l.m. E’ la qualità più amara, più corposa che contiene una percentuale di caffeina compresa tra l’ 1,7% e il 3,5 % e una percentuale di oli dell’ 8% – 9% circa.
Il caffè cresce in un centinaio di Paesi Tropicali nella fascia Tropico - Equatoriale (Tropico del cancro - Tropico del Capricorno) sparsi in tutti i continenti del globo, esclusa l’Europa, passando dagli arbusti ancora selvatici dei boschi etiopi alle piantagioni intensive industrializzate brasiliane.